Si ritiene di dover nuovamente rendere noti i 26 punti "irrinunciabili" inoltrati da
Legambiente al Ministero dell'Ambiente circa tre mesi addietro. Si tratta di
prescrizioni che si propone di inserire nel procedimento di riapertura dell'AIA o di
procedure da avviare o già avviate. L'obiettivo è di rendere l'attività dello
stabilimento "tollerabile" in rapporto alle due questioni tra loro da considerarsi
inscindibili : quella sociale e quella della tutela della salute e dell'ambiente. Questi 26
punti possono costituire un riferimento importante per trovare una soluzione in questa
direzione in una fase in cui al dramma degli effetti sanitari dell'inquinamento fanno
da contrappunto l'assenza nell'immediato di alternative economiche sul territorio ed
un mercato del lavoro con un esercito di 120mila disoccupati. Per le bonifiche non
esiste attualmente nessun piano che quantifichi risorse umane e finanziarie necessarie
allo scopo. Nel merito vi sono solo supposizioni fantasiose prive di supporto
scientifico.
Questi 26 punti dovrebbero diventare un imperativo nei confronti di una proprietà
da sempre riottosa ad interventi volti ad una drastica riduzione dell'inquinamento
prodotto dallo stabilimento siderurgico. Il sequestro operato dalla Procura non
offre all'Ilva vie di scampo. Il futuro dello stabilimento dipende dalla volontà
dell'azienda di cambiare radicalmente registro e non dalla Procura che altro non
ha fatto se non applicare le leggi. Il sequestro deve servire nell'immediato a
risanare le lavorazioni più a rischio per lavoratori ed il territorio ma anche a
porre le basi per una diversificazione del sistema produttivo di cui si parla dalla
"vertenza Taranto" della metà degli anni '70 ed uno sviluppo economico eco -
sostenibile. Legambiente si costituirà parte civile contro l'Ilva nell'eventuale
processo che seguirà ai fatti odierni, come avviene sin dalla metà degli anni '90. Nel
2005, nel processo sui parchi minerali, in Cassazione Legambiente rimase sola.
Oggi non deve assolutamente riproporsi quanto accaduto con gli atti di intesa "a
perdere" degli anni 2002/2005. Il sequestro deve essere un reale momento di svolta
per il territorio.
LUNETTA FRANCO LEO CORVACE
Presidente Circolo direttivo Circolo
N.B. Al Ministero dell'Ambiente è stata inviata una relazione di commento punto per punto che
si ritiene, per ragioni di spazio, di non accorpare al presente comunicato stampa. In realtà ogni
punto ne accorpa molti altri.
I 26 PUNTI "IRRINUNCIABILI"
A) ACCORDO DI PROGRAMMA E LIMITE ALLA CAPACITA' PRODUTTIVA
1- Immediata attuazione dell’accordo di programma con relative verifiche, in rapporto all’intero
contesto ambientale dell’area di Taranto, delle AIA rilasciate
2- Autorizzazione con limite di 9 milioni di ton/a di acciaio da ridurre gradualmente negli anni a
seguire con relativo accordo di programma di salvaguardia occupazionale
3- Chiusura definitiva AFO 3
B) - COKERIA
4 - Abbattimento emissioni diffuse e fuggitive dell’80%
5- Predisposizione di sistemi di monitoraggio in continuo di IPA, BTEX e campionamento polveri
nelle macchine caricatrici e sfornatrici
6- Rete monitoraggio ad alta risoluzione temporale lungo il perimetro della cokeria per emissioni
fuggitive
7- Sistema abbattimento emissioni sui camini della cokeria di cui attualmente sono sprovvisti
8-Installazione di un sensore per monitorare il grado di deformazione meccanica delle pareti dei
forni batterie cokeria
9- Rinuncia all’utilizzo del pet – coke nella cokeria
10 -Tempi di distillazione delle batterie della cokeria non inferiori alle 20 / 22 ore e monitoraggio
automatico temperatura piedritti e celle di distillazione
11 -Per la valutazione emissioni visibili prevedere un monitoraggio "periodico giornaliero" rispetto
a quello attualmente prescritto nell’AIA basato sulla "media mensile mobile"
C) - PARCHI MINERALI E MATERIE PRIME
12- Copertura ed impermeabilizzazione dei parchi minerali e dei treni nastri trasportatori
13 -Sostituzione di scaricatori dotati di benne con scaricatori continui per l’estrazione del materiale
dalle stive delle navi
D) AGGLOMERATO
14 - Campionamento in continuo delle emissioni di diossina sul camino E 312 agglomerato
15 -Controllo dispersione polveri (contenenti diossina) lungo l’intero processo di sinterizzazione.
E) CONTROLLO E MONITORAGGIO
16- Monitoraggio e/o campionamento in continuo di macro e micro inquinanti presso gli
impianti maggiormente inquinanti e trasparenza dei dati
17 - Il sistema di monitoraggio in continuo deve garantire un controllo dell'Arpa Puglia non nella
sola fase di trasmissione finale dei dati ma anche in quella intermedia di elaborazione automatica
degli stessi dati nel software
F) BONIFICA
18 - Chiusura delle procedure relative a caratterizzazione, analisi di rischio e bonifica delle aree
rientranti nel SIN con stipula a breve di un contratto di programma.
G) SCARICHI IDRICI E RECUPERO REFLUI DEPURATI
19 - Campionamento e monitoraggio in continuo degli scarichi idrici da effettuarsi a pie’ di
impianto e non dopo miscelazione con acque di processo e di raffreddamento nella parte terminale
dei due canaloni. Controllo dei sedimenti dei canaloni.
20 - Utilizzo reflui dei depuratori Gennarini e Bellavista eliminando il prelievo di acqua dai
fiumi Sinni e Tara
H) CET/2
21- Eliminazione utilizzo olio combustibile nella CET/2 e definizione tempi di sua dismissione.
I) DIRETTIVA "SEVESO" E NORMATIVA ANTINCENDIO
22 - Adempimenti rapporto di sicurezza “Seveso” e certificato antincendio
L) TUTELA DEI LAVORATORI
23 -Piano dettagliato di sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti
M) ACCIAIERIA
24 - Controllo efficacia sistema depolverazione secondaria installato su ACC/2 e misure atte
a ridurre drasticamente il fenomeno dello “slopping”. Intervento di adeguamento del
sistema di depolverazione secondaria nell'ACC/1.
25 - Installazione sulle torce delle acciaierie di sistemi di prelievo dei gas con idonei sistemi
di monitoraggio in continuo dei parametri portata, CO, e temperatura di combustione; di
un sistema atto ad impedire l’ingresso di aria nel corpo della stessa torcia e di smokeless
per migliorare la combustione e ridurre le emissioni di residui carboniosi (fumate nere).
N) FATTIBILITA' MODIFICHE IMPIANTISCHE
26 Istituzione tavolo tecnico per verificare fattibilità modifiche impiantistiche nel ciclo
produttivo con l’utilizzo di tecnologie come Corex o Finex