Il G.U.P. di Potenza ha ammesso come parti civili nel processo "ambiente svenduto" attualmente in corso presso il Tribunale di Potenza sia Legambiente Nazionale che Legambiente Taranto, entrambe assistite dall'avvocato Eligio Curci.
Il Giudice, dopo aver precisato la sussistenza del diritto a costituirsi parte civile delle associazioni ambientaliste laddove abbiano espressamente inserito nel proprio statuto l'obiettivo di tutela ambientale e sanitaria e siano riconosciute e radicate sul territorio, ha, con lo specifico di Legambiente, valorizzato gli elementi da riportati nelle costituzioni in cui era evidenziata la fattiva partecipazione alle procedure di Autorizzazione Integrata Ambientale relative all'ex Ilva, l'importanza di quella Nazionale - per la particolare gravità, di rilievo nazionale, dei fatti oggetto del processo - e, per Legambiente Taranto, l'attività esercitata sul territorio anche attraverso le numerosissime, e datate, costituzioni in altri processi relativi allo stabilimento siderurgico.
" Siamo nuovamente parte civile, in nome del popolo inquinato, contro chi nel corso degli anni ha operato attivamente o non ha impedito il perpetuarsi di una gravissima situazione di danno ambientale che ha determinato e determina ancora oggi una pesantissima compromissione del territorio, delle risorse naturali e della salute collettiva" dichiarano Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, e Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto, che aggiungono: "Da decenni denunciamo in tutte le sedi l'insopportabile impatto ambientale dello stabilimento siderurgico tarantino. L'ultimo grave incidente all'altoforno 1, con il suo sequestro e la relativa fermata, conferma che questo impianto va decarbonizzato con la massima urgenza, mandando in soffitta altoforni e cokerie"
Queste le motivazioni indicate dal GUP:"... Trattasi di Associazioni la cui ragion d'essere è proprio la tutela dell'ambiente e dell'ecosistema, storicamente dotate di ampia e comprovata adesione e contribuzione, nonché radicate da decenni sull'intero territorio italiano la prima (Legambiente nazionale) e nello specifico tarantino il Circolo di Taranto. "Legambiente Nazionale", peraltro, è anche riconosciuta quale associazione ambientalista ai sensi dell'art. 13 L. 349/1986. Ambedue le associazioni hanno poi allegato puntualmente le attività nel tempo concretamente svolte nel perseguimento del loro scopo statutario: attività, invero, di gran lunga più ampie della mera opera di divulgazione e sensibilizzazione, essendo elencati in ambedue gli atti di costituzione tanto le precedenti costituzione di parte civile in procedimenti analoghi per reati ambientali contestati sempre nel territorio di Taranto (relativi anche al medesimo gruppo "ILVA"), quanto alla partecipazione ai procedimenti amministrativi di rilascio delle Autorizzazioni ambientali, mercé formale produzione di osservazioni in detta sede".
Mercoledì, 14 Maggio 2025 12:12
Legambiente riconosciuta nuovamente parte civile nel processo a Potenza per l’ex Ilva. “Il siderurgico va decarbonizzato subito”
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L'Industria
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